Cetara è sempre stata un borgo di pescatori come
testimonia il suo nome, (Cetara
deriva da Cetaria ovvero tonnara oppure da cetari ovvero venditori di
tonni) ma questo non deve trarci in inganno circa la sua importanza strategica. I
saraceni la conquistarono e la occuparono dall'842 d.C. all' 879 d.C. facendone
uno dei bastioni per il tentativo , fallito, di conquistare Salerno.
Ilpiccolo paese fu soggetto prima al controllo di Amalfi
per poi diventare il porto della
opulenta abbazia di Cava che utilizzava l'approdo cetarese per
i suoi commerci con gli altri monasteri benedettini e con i porti
dell'altra sponda del Mediterraneo verso cui portava pellegrini e importava
merci. La tassa di ancoraggio dovuta dalle navi in sosta costituiva
un ulteriore introito.
Il 1534 fu un anno terribile per la piccola cittadina. I turchi saccheggiarono Cetara e deportarono come schiavi circa 300 abitanti. Per fronteggiare le scorrerie dei pirati fu costruita la torre vicereale che ancora oggi caratterizza il paesaggio del borgo.